La complessità e l’interconnessione delle supply chain odierne espone le aziende a gravi impatti imprevisti.
La capacità di segnalare tempestivamente ai clienti eventuali anomalie è dunque una priorità: bisogna essere in grado di gestire eventi dirompenti mantenendo i livelli di servizio.
Per raggiungere questo obiettivo, i team della supply chain devono mettere in piedi una logistica collaborativa che sia in grado di condividere i dati con le persone giuste al momento giusto. Per farlo, le aziende necessitano di implementare nei loro processi degli strumenti e dei software basati su tecnologie innovative abilitanti, al fine di condividere le informazioni con le parti interessate e mettere a valore la propria digital supply chain.
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Le aziende che operano nella supply chain desiderano offrire una user experience eccellente, ma spesso non riescono a condividere i dati con i propri clienti. Può accadere che i processi interni di gestione siano in silos, condotti con tecnologie poco avanzate quali ad esempio i fogli excel se non addirittura su carta, o tramite sistemi legacy poco aggiornati. Si possono riscontrare istanze in cui il cliente è sì informato delle varie fasi del percorso del suo prodotto nella supply chain, ma con molto ritardo, e quindi il dato perde di valore. Per ovviare a questi e altri problemi, le aziende dovrebbero strutturare delle supply chain collaborative.
Una reale collaborazione nella supply chain richiede coordinamento tra i diversi dipartimenti interni e con i partner esterni per sostenere un flusso ottimizzato di dati attraverso tutti gli snodi del network, al fine di soddisfare in modo efficiente la domanda e garantire processi trasparenti e consegne puntuali e complete.
“In questo contesto, i dati principali che dovrebbero essere condivisi riguardano la localizzazione della spedizione, modalità e mezzo di trasporto, le tempistiche e le località di pickup e di consegna, i codici di prodotto, i nominativi degli operatori e di eventuali terze parti responsabili del carico.”
Quando la spedizione riguarda prodotti deperibili o a temperatura controllata, come ad esempio gli alimenti o alcune tipologie di farmaci, è cruciale che tutti gli attori della catena abbiano visibilità dei dati di temperatura, umidità, esposizione UV (che per inferenza vuol dire apertura del box o del pallet che li contiene).
Altri dati importanti da condividere possono essere quelli relativi ai livelli di stock, al traffico veicolare, al numero di risorse umane impiegate in un arco di tempo definito.
I sistemi innovativi, però, non sono innovativi di per sé: si appoggiano infatti a una serie di tecnologie abilitanti che gli consentono di differenziarsi notevolmente dai sistemi di vecchia generazione, come ad esempio i fogli excel o i rapporti di viaggio compilati a spedizione ormai conclusa e non consentono in alcun modo di gestire le relazioni con i partner in tempo reale e strutturare una logistica collaborativa.
Tra le diverse soluzioni per le supply chain collaborative, si può portare l’esempio concreto di un software per la gestione delle spedizioni. Soluzioni di questo tipo hanno sicuramente un elevato grado di variabilità riguardo alle tecnologie che le abilitano, e tuttavia ci sono alcuni elementi ricorrenti:
Queste tecnologie garantiscono l’operatività di funzioni di collaborazione, preferibilmente attive sulla stessa piattaforma, che portano una serie di vantaggi.
Abbiamo visto come il paradigma digitale sia l’elemento chiave per potenziare le supply chain collaborative, e sappiamo quanto queste siano importanti: Gartner prevede che entro il 2026, il 52% delle aziende della supply chain intende orchestrare digitalmente la catena del valore end-to-end, dal cliente a monte fino ai fornitori, creando un ecosistema digitale di collaborazione basato sulla condivisione dei dati ¹.
Calare queste definizioni high-level nella realtà quotidiana della logistica consente di vedere concretamente i vantaggi che derivano dall’adozione di tecnologie digitali.
“Le supply chain collaborative necessitano di sistemi digitali innovativi che risolvano il problema di gestire le relazioni con i partner in tempo reale e garantiscano lo scorrimento di un flusso continuo di dati tra le varie parti. In questo modo si possono segnalare ai clienti tempestivamente eventuali anomalie, monitorare le operazioni in tempo reale, ridurre i rischi, migliorare la qualità del servizio e dei KPI.”
Adottare una soluzione che abiliti la collaborazione tra diverse aziende sulla stessa piattaforma e introdurre funzioni di collaborazione per gestire attività e dati insieme ai partner diventa dunque un requisito necessario per le aziende che intendono aumentare i profitti offrendo una user experience eccellente.
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